Heavy Metal, staminali e detersivo per piatti

Tony Iommi, il chitarrista inglese co-fondatore dei Black Sabbath, si è sottoposto al trattamento con le cellule staminali per salvare la mano che ispirò l’heavy metal.

Dopo 40 anni di lavoro con il plettro aveva danni permanenti alla mano e solo questo tipo di trattamento gli avrebbe permesso di continuare a suonare ma anche di muovere l’arto ormai dolorante.

«Ho avuto un problema alla mano – ha detto Iommi – e mi sono sottoposto alla cura con le cellule staminali per ricostruire la cartilagine fra le articolazioni ed evitare così che le stesse sfregassero sulle ossa e mi causassero dolori indicibili. Questo è l’ultimo ritrovato della medicina e ora non resta che aspettare per vedere se funzionerà».

Stando agli specialisti del Robens Centre for Health Ergonomics che hanno studiato le patologie muscolo-scheletriche che colpiscono i chitarristi e gli sportivi, il numero dei rocker che lamentano strappi alle mani ormai cronicizzati sarebbe in aumento.

Fra l’altro, il mancino Iommi poteva già definirsi un “rocker bionico” grazie ad alcune bottiglie di Fairy Liquid.

«A a 17 anni, mentre lavoravo alla pressa, persi le falangi superiori del medio e dell’anulare della mano destra – ha raccontato il musicista -.  All’ospedale mi dissero che non avrei più potuto suonare la chitarra , ma una volta a casa mi costruii delle protesi fondendo e sagomando la plastica dei tappi dei flaconi di Fairy Liquid (detersivo per i piatti)».

 

Martina Attanasio