Dopo 27 anni la bandiera statunitense torna a brillare al traguardo della storica maratona di New York
Nato in Eritrea ma cittadino americano, Meb Keflezighi si è aggiudicato la gara maschile percorrendo i 42.195 metri attraverso i cinque distretti newyorkesi in due ore, 9 minuti e 15 secondi. Si tratta della prima affermazione statunitense dopo un digiuno durato ben 27 anni. Il trentaquattrenne maratoneta si è reso protagonista di un appassionante testa a testa con il Keniano Kipcoech Cheruyot, riuscendolo poi a distanzare negli ultimi due chilometri. Emozionato al traguardo e alla sua prima vittoria importante nel suo paese di adozione, non si è risparmiato nei ringraziamenti nei confronti del paese che gli ha dato la possibilità di studiare e gareggiare ad alti livelli.
Tra le donne ad emergere è stata Derartu Tulu, prima etiope a vincere in quarant’anni di storia della maratona. Tutti gli occhi erano puntati su di lei, Paula Radcliffe, partita alla ricerca del poker, ma che non è riuscita ad andare oltre il quarto posto finale, prestazione sicuramente condizionata dal lungo stop a cui è stata costretta per un infortunio occorsole più di un anno fa.
Come ogni anno, consistente la presenza degli italiani: 3500 sugli oltre 43000 presenti, secondi in numero di partenti solo ai padroni di casa, a conferma dell’enorme fascino esercitato da New York sul nostro popolo. Il primo dei nostri è stato Migidio Bourifa, marocchino di origini (nato a Casablanca nel 1969) e campione italiano della specialità, che ha ottenuto un ottimo tredicesimo posto