“Se siete uomini o donne e ritenete di volervi impegnare per la vostra stirpe e per le generazioni future, se ne avete abbastanza di vedere la nostra discendenza, i nostri diritti e il nostro futuro calpestati e gettati via, se volete mettere fine a questo scempio, saremo felici di avervi con noi e di ascoltarvi. Aderisci alla lotta e salva i tuoi diritti quale cittadino bianco e cristiano. Riprendiamoci quello che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che meritano”: è questo l’appello a chiunque voglia difendere “la stirpe bianca”. L’ombra del Ku Klux Klan (KKK) si allunga anche in Italia: la famigerata associazione che in America fa accoliti in gran numero, si espande anche nel Bel Paese, animata dal movimento degli “United northern and southern knights of the KKK” , una ramificazione americana del Ku Klux Klan con sede a Michigan. L’Italia è stata dichiarata “reame”, e i nazionalisti e razzisti italiani stanno organizzando la campagna di adesioni perché “l’uomo bianco non è mai libero di esercitare il proprio potere nelle proprie terre e nazioni”.