Silvio Berlusconi attarverso l’ultimo libro di Bruno Vespa dichiara “Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi. Al riguardo si sono dette e scritte soltanto calunnie”, nello stesso contesto il Premier racconta anche la sua versione dei fatti in merito al presunto incontro con la escort Patrizia D’Addario che sarebbe avvenuto nella sua residenza romana, Palazzo Grazioli .
Secondo la versione di Berlusconi, la D’Addario, una sua amica e l’imprendiore pugliese Gianpaolo Tarantini di fatto si “imbucarono” ad una festa tenuta a casa sua: “C’era una cena con molte persone organizzata dalle militanti di dei club Forza Silvio e Meno male che Silvio c’è” alla quale “all’ultimo momento ci si infilò anche Tarantini con due sue ospiti”
Le dichiarazioni del Cavaliere sono una sorta di risposta indiretta alle famose 10 domande che tempo orsono “La Repubblica” gli aveva posto, quesiti che toccavano gli scottanti temi di Noemi Letizia, della D’Addario ma anche della sua presunta candidatura al Quirinale, dell’utilizzo a fini propri di voli di stato e servizi segreti e delle sue condizioni di salute.
In merito alle sue aspirazioni alla Presidenza della Repubblica Berluscono nega in toto, dichiarando “Non ho mai pensato di candidarmi alla presidenza della Repubblica – ha detto il Cavaliere in relazione ad una sua supposta aspirazione a sostiture Napolitano al termine del settennato – . Come molti ricorderanno, ho ripetutamente indicato, a titolo di suggerimento affinché dal Parlamento possa essere compiuta la scelta migliore, un candidato che ritengo sia il migliore in assoluto (si pensa alluda a Gianni Letta, n.d.r.)”
Il Premier affronta poi il tema dell’utilizzo per fini propri dei servizi segreti, per riuscire a carpire più informazioni possibili su magistrati, giornalisti e testimoni “I violenti attacchi contro di me – ha commentato il premier – , sempre avulsi da ogni attinenza alla realtà e frutto solo di preconcetta ostilità, sono sotto gli occhi di tutti. Ma non ho certo mai pensato di impiegare queste risorse contro alcuno. Solo menti distorte e disoneste possono pormi una simile domanda, immaginandosi comportamenti che probabilmente sarebbero i loro se si trovassero al mio posto”
Il Cavaliere smentisce le voci che darebbero le sue condizioni di salute in situazione precaria, rammentando i molteplici impegni intrapresi ed affrontati in questi 16 mesi di governo “Le mie condizioni di salute – ha spiegato -, a parte un fastidioso torcicollo ormai debellato e la scarlattina che ho avuto a fine ottobre, sono quelle che mi hanno permesso di proseguire e completare sedici mesi di fittissimi impegn, 170 incontri internazionali, 25 vertici multilaterali, 9 vertici bilaterali, 80 conferenze stampa, 66 consigli dei ministri, 91 interventi e discorsi pubblici a braccio. Cosa avrei fatto se non fossi stato ammalato?”
In ultima battuta parla del presunto utilizzo a fini personali dei voli di stato “La magistratura ha già archiviato la pratica al riguardo. Io non ho mai utilizzato voli di Stato in modo non lecito – si legge infine nel libro -. Faccio altresì presente – afferma ancora Berlusconi – che il mio gruppo dispone di ben cinque aerei che io posso utilizzare in qualunque momento”
Immediate risposte a queste dichiarazioni sono giunte da Angella Finocchiaro del PD “Non entro nel merito delle risposte che Berlusconi dà a Vespa. A Vespa lui risponda come vuole. Osservo solo che, a leggere le agenzie, le sue risposte mi sembrano a dir poco evanescenti. Ma è necessario che il Presidente del Consiglio del nostro Paese risponda in Parlamento alle domande che noi, attraverso interrogazioni parlamentari e atti di controllo, gli abbiamo rivolto“. “Berlusconi – osserva – non può ignorare i nostri atti e continuare a mancare di rispetto alle Camere. Non possiamo accettare che lui eserciti così i suoi doveri di trasparenza e correttezza istituzionale e il suo mandato di presidente del Consiglio che il Parlamento (e non il popolo) con un voto di fiducia gli ha conferito“. “Sono troppe le domande a cui Berlusconi deve ancora rispondere, – conclude la Finocchiaro – non ultima quella che gli abbiamo rivolto sulla sua visita in Russia, dei cui contenuti, scopi e ragioni il Parlamento e il Paese non sono stati informati né prima né dopo”
Simone Meloni