
Il presidente della Federazione Sudafricana Suede e il suo consiglio direttivo sono stati sospesi dal Comitato Olimpico del paese per le vicende connesse ai test del sesso effettuati prima delle Olimpiadi di Berlino sull’atleta 18enne Caster Semenya, vincitrice poi dell’oro degli 800 metri nel corso della suddetta rassegna.
Alla Semenya, prima della convocazione, era stato sconsigliato di unirsi alla squadra olimpica alla luce dei risultati, ma Chuene aveva provveduto ad occultare i test, per poi smentirne l’esistenza.
Nel mese di settembre, Suede confessò di essere stato a conoscenza degli stessi, ma di aver negato per proteggere la privacy dell’atleta.
La IAAF, Federazione Internazionale di Atletica, ha annunciato che renderà pubblici i risultati dei controlli sulla Semenya, sulla quale ricade il sospetto di ermafroditismo, entro la fine di novembre; ha inoltre chiesto pubblicamente scusa all’atleta e al paese sudafricano per le modalità con cui è stata gestita l’intera vicenda.
Domenica Nolè