Previsto l’arrivo a Roma per la manifestazione Cgil del 14 novembre, di 3 treni e 750 pullman provenienti dalle altre città italiane. Da piazza della Repubblica alle 14 partirà il corteo, che terminerà a Piazza del Popolo, dove il segretario generale del sindacato, Guglielmo Epifani terrà un discorso, di cui è stato reso già noto il titolo: “Il lavoro e la crisi: esigiamo le risposte”.
Tra le richieste principali, il rafforzamento dei cosiddetti ammortizzatori sociali, ossia di quelle misure governative atte a meglio far sopportare la crisi economica, se non a superarla affrontandola alla radice, cosa non sempre facile, e non sempre a breve termine. Si richiede, in breve, il raddoppio della durata della cassa integrazione ordinaria (che dovrebbe esser portata da 52 a 104 settimane), e dell’indennità di disoccupazione (da 8 a 16 mesi).
Ha introdotto già l’argomento Epifani, con le parole di mercoledì scorso alla conferenza stampa tenuta nella sede Cgil di Corso Italia: “In questo momento di crisi la priorità è sostenere la condizione di chi perde il lavoro, di chi sta in difficoltà. Ovvero atti concreti a vantaggio degli investimenti e dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Se si dice che i salari e le pensioni sono troppo bassi – ha spiegato il segretario della Cgil, si dice la verità. Altrettanto è vero che il paese è diseguale nella distribuzione delle ricchezze. Naturalmente, oggi la vera emergenza è il lavoro e l’occupazione. Diventa complicato parlare di aumento dei salari se contemporaneamente hai milioni di persone che perdono il lavoro o sono in Cassa integrazione. Occorre calibrare le parole d’ordine in ragione dei problemi che giustamente sono ritenuti più importanti. Al primo posto c’è la crisi”.
Sandra Korshenrich