«Prendete questa stanza, fa un caldo tremendo, perché dobbiamo stare qui con 24 gradi, quando potremmo vivere benissimo con una temperatura di 19-20 gradi, consumando la metà?». Con queste parole l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni, giunto a Palazzo Madama per parlare del vertice di Copenaghen sul clima, ha bacchettato i senatori, invitandoli ad abbassare il riscaldamento. «Perché dobbiamo continuare con comportamenti criminali da un punto di vista ambientale – ha aggiunto – e immaginarci i mulini a vento in posti dove non c’è vento?».
Scaroni si era già distinto l’anno scorso quando aveva invitato i dipendenti della holding a recarsi in ufficio, durante l’estate, senza cravatta, guadagnado così un grado in più di temperatura e risparmiando sul consumo di aria condizionata.
Per quanto riguarda il prossimo appuntamento di Copenaghen, l’amministratore delegato dell’Eni si è detto convinto che il prossimo vertice delle Nazioni Unite, che si terrà in Danimarca tra il 7 e il 18 di diciembre, «rappresenterà solo un momento di consenso politico, ma per passare ad azioni condivise occorrerà tempo».
Annastella Palasciano