Nello splendido scenario della Cappella Sistina, proprio lì dove Michelangelo realizzò il suo capolavoro, il Giudizio Universale, Papa Benedetto XVI invitò ieri a 300 artisti, provenienti da tutto il mondo, a “essere, con il loro talento, testimoni di speranza”
Cantanti come Andrea Bocelli, compositori come Ennio Morricone o architetti come Santiago Calatrava e Zaha Hadid ascoltarono rapiti le parole del Vescovo di Roma che ricordò loro che la bellezza è un riflesso del divino e una forza potente che innalza la condizione umana. Sottolineò come creare bellezza attraverso il talento personale di ognuno è ancora più importante in tempo di crisi. Una crisi che, affermò il Papa, porta “a una perdita della speranza e un aumento della rassegnazione, dell’aggressività e della disperazione”. Al contrario, continuò Benedetto XVI, la bellezza “tanto dell’universo e della natura, come quella che si espressa nella creazione artistica avvicina al Mistero, all’Infinito e a Dio”.
Nella stesso luogo dove fue eletto Papa, il successore di Giovanni Paolo II ricordò anche il momento “indimenticabile della mia elezione”.
Annastella Palasciano