
Il tribunale nazionale antidoping del Coni ha squalificato per 20 anni Gianni Da Ros, il ciclista azzurro arrestato nel marzo scorso nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di sostanze dopanti nelle palestre. La sospensione inflitta a Da Ros è tra le più alte comminate dall’organo di giustizia del Coni.
“Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Francesco Plotino, nel procedimento disciplinare a carico dell’atleta Gianni Da Ros, rilevati gli illeciti commessi ex artt. 2.2 (ivi assorbito il 2.6), 2.7 e 2.8, infligge all’atleta la sanzione della squalifica per 20 anni, con decorrenza dal 23/11/2009 e scadenza al 22/11/2029″, si legge nella nota diffusa dal Coni.
L’atleta friulano era stato arrestato lo scorso 11 marzo dai Nas mentre si trovava a Padova, in ritiro con la Nazionale della pista. «L’arresto di Da Ros s’inserisce in una più ampia operazione riferita ad un presunto traffico di sostanze dopanti nelle palestre. Liquigas, così come la Federazione Ciclistica Italiana, è dunque totalmente estranea alla vicenda», rendevano noto 8 mesi fa in un comunicato congiunto la federciclismo e la Liquigas, la formazione con cui era tesserato l’atleta immediatamente sospeso.
Pier Francesco Caracciolo