
Deciso a dare una “scossa” alla decisione finale che tarda ad arrivare riguardo Cesare Battisti, il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri: “Rispettiamo istituzioni brasiliane, ma chiediamo che esse rispettino le decisioni dell’Alta Corte”, riferendosi alla recente sentenza emessa dai giudici del Supremo Tribunal Federal.
E prende l’iniziativa di una raccolta di firme, Gasparri, per far estradare l’ex militante Pac. Molti ministri, senatori e deputati hanno già aderito, ed altre sottoscrizioni arriveranno nelle prossime ore.
Secondo i giudici brasiliani del STF, che hanno deciso per il ritorno in Italia dell’ex combattente armato salvo l’ultima chance del veto contrario del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, i crimini commessi sono da considerarsi sotto l’aspetto puramente giuridico, come reati in quanto tali, e non dal punto di vista politico, cui si appella la difesa per la richiesta di protezione.
Stessa linea di pensiero usa il Governo italiano, ed è opinione diffusa tra gli aderenti all’iniziativa di Gasparri. L’ufficio stampa del gruppo Pdl al Senato ha diffuso con un comunicato la notizia della generale adesione del Pdl, con le firme già apposte del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il vice capogruppo della Camera, Italo Bocchino , il vice capogruppo del Senato Gaetano Quagliariello, il coordinatore nazionale, Denis Verdini, il relatore alla manovra finanziaria a Montecitorio, Massimo Corsaro, il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Antonio Azzollini, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Sandro Bondi.
Sandra Korshenrich