Quaranta rifugiati polici somali vivono a Bari all’interno del Ferrhotel, vicino alla stazione ferroviaria del capoluogo della Puglia.
Fabio e Mingo entrano all’interno della struttura e documentano le condizioni in cui queste persone vivono.
Non c’è energia elettrica, non c’è acqua calda. Molti profughi dormono addirittura all’esterno della struttura, viste le condizioni precarie dell’ex-albergo.
I profughi quando arrivarono in Italia, furono accolti al Centro Accoglienza Richiedenti Asilo (CARA) di Bari, dove hanno soggiornato dai cinque ai sette mesi.
Una volta ottenuto l’asilo politico, sono stati abbandonati a loro stessi.
Che senso ha concedere asilo politico a dei rifugiati per poi lasciarli per la strada?
Parliamo tanto di lotta alla criminalità, ma cosa si crede di ottenere con tali comportamenti?
Fabio e Mingo hanno intervistato Fabio Losito, assessore all’Accoglienza di Bari, che ha promesso di risolvere la situazione il prima possibile.
Non è allacciando l’energia elettrica e l’acqua calda alla struttura che il problema si risolve. Si risolve nell’immediato una situazione di disagio, ma il problema rimane.
Se accogliamo delle persone straniere disperate e concediamo loro lo status di rifugiato politico, dobbiamo poi farci carico di dare loro una dignità e la possibilità di ricominciare a vivere nel nostro Paese.
Non in quelle condizioni! In quelle condizioni otteniamo solo quaranta disperati in più che devono trovare il modo di sopravvivere in Italia.
Sebastiano Destri