Fiat, Rinaldini:chiarezza su Termini Imerese. E domani il ministro incontra Marchionne

fiat-pomigliano-fiom-protesta-sanremo1_142388Ribadiremo la nostra indisponibilità alla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, che e’ la questione sulla quale il ministro ci ha chiamati”. Lo ha affermato il leader della Fiom Cgil, Gianni Rinaldini, anticipando la posizione che i sindacati rivendicheranno al cospetto del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola durante l’incontro convocato per oggi. Sul tavolo delle trattative la difficile situazione che riguarda lo stabilimento Fiat di Termini Imerese (a rischio licenziamento oltre 2 mila operai che lavorano tra la fabbrica e l’indotto).

Rinaldini chiederà maggiore chiarezza sulle reali intenzioni della dirigenza Fiat, dal momento che, ricorda: “aveva presentato ben due piani. Il primo, che addirittura prevedeva il raddoppio dello stabilimento legato a una serie di interventi che avrebbe dovuto fare la regione”, il secondo, continua il sindacalista, che “prevedeva la produzione della nuova Lancia Y. Quindi dire che non si può fare l’auto a Termini Imerese (come ultimamente sostenuto dall’ ad Sergio Marchionne, ndr) è in aperta contraddizione con quanto la Fiat stessa ha detto fino a poco tempo fa”.

E l’incontro di stamattina tra le rappresentanze dei lavoratori e il Governo anticipa quello che domani il ministro Scajola intratterrà con l’ad del Lingotto. Le ultime dichiarazioni rilasciate dallo stesso Marchionne non lasciano intravedere orizzonti sereni per gli operai siciliani. “Le situazioni riparate con i cerotti – ha affermato, riferendosi alla fabbrica nelle vicinanze di Palermo – non vanno bene. La Fiat è disposta a fare ciò che è necessario per Termini, ma chiede di tenere conto della realtà. Bisogna guardare i dati con razionalità e chiarezza di idee”. “Dall’incontro con il ministro – ha concluso Marchionne – mi aspetto chiarezza, non ci sono segreti, ma solo una realtà numerica da analizzare”, alla luce dei sensibili cambiamenti registratisi nell’ultimo periodo anche in casa Fiat.

 Maria Saporito