Due strutture sanitarie di Torino dichiarano “guerra” a Facebook. Medici ed infermieri sarebbero troppo “distratti” dal fenomeno di massa del momento, al punto tale da trascurare perfino la trasmissione di dati riguardanti i pazienti: negli ospedali del capoluogo torinese Sant’Anna e Regina Margherita hanno così deciso di vietare l’accesso dei loro dipendenti all’interno del sito.
Nel solo Regina Margherita, circa 200 persone – tra dottori e paramedici – sono fornite di un profilo personale sul noto social network. E il problema non è soltanto sottrarre tempo al lavoro: l’eccessiva quantità di navigatori del web rallenta eccessivamente la linea, sulla quale viaggiano dati ed informazioni dei degenti.
Spiega Walter Arossa, direttore generale della struttura ospedaliera: “Ci siamo accorti che il 30% degli accessi ad internet interni erano dovuti a motivi non professionali; siamo corsi ai ripari bloccando i social network e le radio in streaming”. Il divieto è ora sancito nel regolamento aziendale.
Daniele Ciprari