La Russa: mille soldati italiani in più in Afghanistan

AFGHANISTAN CANADAAl termine del Consiglio dei Ministri tenutosi oggi, La Russa e Frattini hanno annunciato che, entro il 2010, il numero di militari impegnati nella missione di guerra in Afghanistan aumenterà di mille unità.

Dopo l’annuncio del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, l’altro ieri, dell’invio, da parte degli Usa, di un nuovo contingente di 34mila soldati, oltre venti paesi si preparano, seguendo l’appello della Nato, ad aumentare i militari impegnati nello scenario afghano.
La Nato, secondo il portavoce James Appathurai, si sarebbe aspettata, da parte di tutti gli alleati, un contributo di almeno 7mila soldati e istruttori militari.

“In base a quello che abbiamo ascoltato nelle ultime 24 ore – ha aggiunto Appathurai – siamo oltre le 5.000 persone […] ma ci sono lacune significative di soldati e istruttori di polizia“.
Nei giorni scorsi Francia e Germania avevano escluso un aumento del loro contingente. La Gran Bretagna invierà, invece, 500 nuovi soldati.
I rinforzi inviati dal Governo Berlusconi per sostenere gli Usa nella guerra in Afghanistan, in ogni modo, saranno i più rilevanti fra tutti gli alleati Nato.

Barack Obama ha giustificato l’intensificazione delle azioni militari dicendo che “in Afghanistan si difende l’America da un nuovo 11 settembre” e garantendo che la guerra sarà vinta entro tre anni.
Associazioni e movimenti per la pace e contro l’imperialismo si sono espressi contro questa scelta, chiedendo che venga ritirato il Nobel per la Pace consegnato a ottobre al Presidente Usa.
A questo proposito Fabio Mini (già Capo di Stato maggiore del Comando Nato), il 28 luglio scorso dichiarò in un’intervista all’Unità, che “il terrorismo che si combatte in Afghanistan non è più quello né di Al Qaeda né della Jihad islamica. Le forze contrapposte in Afghanistan non sono in grado di portare alcuna minaccia al nostro sistema“.

Due giorni fa il Senato aveva votato il rifinanziamento della missione militare, grazie all’appoggio trasversale della maggioranza e di Udc e Partito Democratico. Si era astenuta, invece, la pattuglia di senatori dell’Italia dei Valori di Di Pietro.

Oggi Paolo Ferrero (a nome della Federazione della Sinistra) ha rilasciato una nota stampa in cui si scrive che è “vergognoso che il PD voti a favore di questa missione. L’idea che si possa costruire l’alternativa a Berlusconi senza fare l’opposizione a Berlusconi e alla sua politica è del tutto campata per aria. Sabato saremo al No Berlusconi Day con le bandiere della pace per ribadire ancora una volta la necessità di ritirare le truppe italiane dall’Afghanistan”.

Mattia Nesti