Il ministro delle Riforme, Umberto Bossi si unisce alla richiesta del senatore Dell’Utri: la legge sui pentiti di mafia va rivista. Non solo. Raggiunto dai microfoni dei cronisti all’uscita da Palazzo Marino a Milano dove si era recato per la visita di un presepe, il ministro ha così commentato l’arresto del boss Gaetano Fidanzati avvenuto ieri proprio nel capoluogo lombrado: “dovunque ci siano i soldi – ha spiegato – la mafia cerca di infiltrarsi”.
Non ha dubbi, il Senatur, sulla completa estraneità del premier Silvio Berlusconi alle accuse mosse dal pentito Spatuzza: “Non credo – ha ironizzato il leader del Carroccio – che Berlusconi vada in giro a mettere le bombe. Lo attaccano per attaccare il governo. La mafia si è arrabbiata perché abbiamo fatto delle leggi pesantissime contro di essa e quindi si è mossa e si sta muovendo”.
E intervenendo infine sul tema che più lo interessa, le riforme, ha aggiunto: “Quando è possibile è meglio farle con l’opposizione“. Più precisamente, il ministro sembra aprire alla proposta di Luciano Violante (la cosidetta bozza), che prevederebbe, tra l’altro, una sorta di “salvacondotto” per il presidente del Consiglio in ambito giudiziario. E ha ricordato: “Io feci la devoluzione che fu bocciata proprio dalla sinistra. Può darsi che questa volta sia d’accordo”. Chi vivrà, vedrà.
Maria Saporito