Apple svolta con Musica e Streaming

Un modello di Iphone
Un modello di Iphone

Secondo il New York Times è cosa fatta, secondo TechCrunch manca ancora qualche tessera per completare il mosaico: nessuna delle due aziende ha smentito ancora le voci, sempre più insistenti, di un accordo, quindi appare lecito affermare che Apple abbia completato l’acquisizione di Lala. Ovvero che il
principale marketplace digitale di musica abbia fatto un sol boccone della creatura di Bill Nguyen.

Lala da oltre un anno a questa parte ha mutato profondamente il suo modello di business: ottenuto finanziamenti tra l’altro da Warner, ha ottenuto pure i diritti di streaming e vendita per 8 milioni di brani dai cataloghi delle 4 grandi sorelle della musica. Un meccanismo piuttosto originale consente di ascoltare gratuitamente un brano una sola volta, di acquisire il diritto allo streaming sempiterno per 10 centesimi di dollaro, acquistarlo normalmente e senza DRM a prezzi simili se non identici a quelli praticati da iTunes.
Motivi che potrebbero aver convinto Apple a mettere qualche milione nell’affare sarebbero tutti legati allo streaming e ai meccanismi del marketplace di Lala: in prospettiva non è improbabile che iTunes possa evolversi per includere un sistema di archiviazione della propria libreria musicale. Inoltre, Cupertino potrebbe anche risparmiare alcuni milioni di dollari ogni anno in costi di transazioni per le carte di credito.

Avendo poi Lala stabilito licenze di streaming in esclusiva con le quattro grandi sorelle, dunque, l’azienda di Steve Jobs punterebbe ad altro: secondo i ben informati proprio a Bill Nguyen e al suo team di sviluppatori. Un futuro fatto di device con memoria flash di dimensioni non esorbitanti da condividere.
Con la piacevole aggiunta di una maggiore flessibilità in fatto di prezzi, e una teorica sicurezza maggiore per la propria libreria custodita in un data center. Un futuro che Cupertino tenta in qualche modo di incanalare in binari e percorsi conosciuti.

Riccardo Basile