Bersani apre al fronte anti-Berlusconi

bersani01g1Dopo le dichiarazioni di oggi di Casini e delle Federazione della Sinistra che auspicavano, in caso di elezioni anticipate, la formazione di un fronte antiberlusconi per ripristinare le regole democratiche, attraverso – come chiesto da Paolo Ferrero, la reintroduzione del proporzionale, è arrivata in serata la replica di Bersani.

Ho sempre pensato – ha detto il segretario del Partito Democratico – che sul tema di un rafforzamento del sistema parlamentare contro la deriva populista a cui vuol portarci Berlusconi ci sia la possibilità di un nuovo schieramento molto ampio che può diventare via via unalternativa positiva di governo. Credo che le parole di Casini abbiano un significato molto serio.

La Federazione della Sinistra, a differenza dellUdc, ha escluso qualsiasi possibilità di grande coalizione di governo che possa andare oltre i provvedimenti istituzionali necessari ad evitare che Berlusconi possa autoeleggersi a padre padrone dello Stato.

Dalla maggioranza le dichiarazioni degli esponenti del PdL bollano come una dannosa ammucchiata già vista la proposta del fronte democratico.
La nostra linea – ha detto Cicchitto – è quella di lavorare per il termine naturale della legislatura rilnciando leconomia, realizzando una grande riforma istituzionale e della giustizia e respingendo quelluso politico della giustizia che è la vera causa dellacutizzazione dello scontro politico.

E se Giovanardi (ex esponente dellUdc) accusa il leader centrista di aver portato a termine il totale tradimento dellatto costitutivo dellUdc nel centrodestra, confermato nellultimo congresso celebrato nel 2007, il ministro della Difesa La Russa commentando lipotesi di fronte democratico contro Berlusconi ha detto che per noi sarebbe una pacchia. Da una parte ci sarebbe chi ha a cuore linteresse del Paese, dallaltra unammucchiata, con un antiberlusconismo peggiorato rispetto a quello di Prodi.
Questo tipo di soluzione politica ha già portato – ha aggiunto – alla scomparsa di Prodi e a quella della sinistra radicale dal Parlamento, con gravi danni al Paese in un momento in cui leconomia andava benissimo.

Perlomeno leconomia, però, senza scudi fiscali e tagli andava benissimo.

Mattia Nesti