Graziella Campagna: scarcerato oggi il suo assassino, alla vigilia della commemorazione

Graziella Campagna, e una scena del film "La vita rubata", 2007, tratto dalla vicenda
Graziella Campagna, e una scena del film "La vita rubata" (2007), tratto dalla vicenda

Gerlando Alberti jr., in carcere con la pena dell’ergastolo a causa dell’omicidio della 17enne Graziella Campagna nel 1985, viene scarcerato oggi, alla vigilia dell’anniversario dell’omicidio, per imprecisati motivi di lunga detenzione, e forse, come sostengono i legali, si è tenuto conto dell’età del detenuto, ultrasettantenne.

In realtà, i suoi legali riuscirono ad evitargli da quella data la detenzione a causa di vari espedienti burocratici, ed Alberti jr. iniziò a scontare la pena solo nel 1987, per  esser stato arrestato a seguito di altri reati. Grazie alle norme sul “cumulo di pena”, gli anni scontati per altri reati, contano anche nel novero di quelli assegnati per l’omicidio Campagna.

Graziella, che lavorava in una stireria, era stata sospettata di aver visto il contenuto di una agendina dimenticata all’interno di una giacca, per cui subito fu sequestrata ed uccisa con cinque  colpi di lupara. Fu ritrovata in seguito da suo fratello Pietro. “Ingegner Cannata”, era il nome con cui girava in incognito Gerlando Alberti jr., e la sua agendina lo smentiva. Dunque la ragazza era da far subito fuori.

Nicola Venuto, sindaco di Saponara, paese natale di Graziella dove fra poco riprenderà dimora il boss malavitoso, si dice deluso e preoccupato per la sicurezza e la serenità della cittadinanza del piccolo centro.

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intanto, promette verifiche, e dichiara che intende vigilare sulla sicurezza e sull’effettività del provvedimento. Domani cade il triste anniversario dell’omicidio, e le istituzioni come le persone che ne prenderanno parte, hanno considerato quanto meno di dubbio gusto la scelta del giorno per il provvedimento.

Sandra Korshenrich