I due acroliti (teste, mani e piedi di statue) trafugati 30 anni fa a Morgantina ed esposti negli Stati Uniti fino al 2007 sono tornati in Sicilia, nel museo Archeologico di Aidone (Enna).
Le due dee (nella mitologia greca madre e figlia, custodi delle messi e dell’alternarsi delle stagioni) sono tra gli esemplari più raffinati della scultura greca in Sicilia e per questa occasione è stato preparato per loro un allestimento molto particolare. Il sovraintendente ai beni culturali, Beatrice Basile, ha voluto infatti che fosse la stilista siciliana Marella Ferrera a rivestire i due acroliti, unendo i contenuti dell’antichità con quelli della contemporaneità della sua arte.
Le dee sono state accolte con fervore da una folla di curiosi; presente alla “cerimonia di benvenuto” anche il Presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo, che ha dichiarato: “Oggi è l’inizio di un percorso virtuoso che porterà alla restituzione a noi siciliani, legittimi proprietari, della Venere di Morgantina. Non possiamo tollerare che insipienza e indifferenza consentano di depredarci e alterare i nostri tesori d’arte e della natura”.
Anche l’assessore regionale ai beni culturali Lino Leanza ha parlato di “vittoria della legalità” sostenendo “il significato etico della restituzione degli acroliti sottratti illecitamente alla comunità siciliana”, invitando tutte le istituzioni a “vincere la seconda battaglia: quella di impedire la parentesi romana di sei mesi della Venere di Morgantina che, in base agli accordi con gli Usa, tornerà in Italia nel gennaio del 2011”.
Claudia Fiume