Terremoto Umbria: oltre 400 fuori casa. E la terra torna a tremare

sismografoE’ tempo di stime in Umbria, a poche ore dalla scossa di terremoto che ha interessato la zona tra Deruta, Perugia e Marsciano. Scongiurato il pericolo per le persone (soltanto due uomini hanno riportato lievi contusioni durante l’allontanamento dalle loro case), si passa adesso all’ attenta valutazione dei danni arrecati agli edifici. Secondo le prime rilevazioni, diverse sarebbero le abitazioni lesionate con crolli di cornicioni.

La macchina assistenziale, in coordinamento con le autorità territoriali, ha deciso di far trascorrere, in via precauzionale, la notte fuori dalle loro abitazioni a oltre 400 persone, per verificare la completa agilbilità degli edifici momentaneamente evacuati. Durante il pomeriggio anche i 500 detenuti del carcere di Perugia erano stati allontanati temporaneamente per una più scrupolosa verifica della struttura che fortunatamente non ha presentato alcun danno.

I soccorsi sono stati tempestivamente attivati: le sale operative della protezione civile della Regione e della prefettura si sono immediatamente messe a disposizione della popolazione, mentre centri di accoglienza sono stati allestiti in edifici pubblici a Spina e a Castiglione della Valle. Decine di anziani inoltre sono stati trasferiti negli ospedali di Marsciano, di Perugia e in case di accoglienza del capoluogo umbro. Per precauzione, infine, domani rimarranno chiusi alcuni istituti scolastici: quelli ubicati nelle zone in cui il sisma è stato avvertito con maggiore intensità.

E in serata il terremoto è tornato a farsi sentire in un’altra zona dell’Umbria, con una scossa di magnitudo 2.8, anche questa avvertita dalla popolazione, nel territorio compreso tra Spoleto, Castel Ritaldi e Campello sul Clitunno.

Maria Saporito