MILANO – Topolino, Paperino, Zio Paperone, Paperoga, Pippo e tutto luniverso dei personaggi Disney – che hanno contribuito a formare limmaginario collettivo di generazioni di giovanissimi – sbarcano nellera digitale: dora in poi le strip saranno gradualmente visibili, vignetta per vignetta, su cellulari, palmari, Iphone, Ipod, Psp, console per videogame e, ovvia conclusione, internet.
E leffetto del nuovo prodotto di entertainment Digicomics definito oggi a Milano – nella presentazione avvenuta simultaneamente anche in tutti i paesi di lingua inglese- una rivoluzione copernicana. Oltre ai progettisti e ad un maestro dei comics, Giorgio Gavazzano, era presente Giulio Giorello, filosofo della scienza dagli interessi eclettici, che assicura che la trasformazione digitale delle testate storiche non produrrà leffetto di cannibalizzazione così temuto dai nostalgici. Niente fumetti “parlanti”, insomma: le immagini resteranno fisse e gli appassionati potranno continuare a “leggere”, come hanno sempre fatto, le avventure dei loro eroi preferiti. Secondo quanto spiegato, è il primo prodotto multipiattaforma e multilanguage di questo tipo e consente di fruire delle oltre 50 mila storie dellarchivio Disney: le tavole saranno integrate con contenuti audio (la chiusura di una porta, un vaso che cade) e con piccoli escamotage cinematografici come dissolvenze e scorrimenti, mentre sono rigorosamente evitate animazioni o effetti speciali. In sostanza – hanno sottolineato Gianfranco Cordara e Dario Di Zanni del settore new media della casa editrice – rimane centrale la story telling, la narrazione della storia, anzi delle tante storie che verranno aggiornate ogni settimana come se vi fosse un settimanale digitale invece che cartaceo. Il fumetto Tradizionale non è, quindi, assolutamente in pericolo: lobbiettivo è quello di allargare il target dei lettori a cui proporre anche altri periodici come Cars e varie testate internazionaliai teenager e ai giovani adulti meno propensi ad andare in edicola. La caratteristica vincente è la portabilità – ha osservato Giulio Giorello, che si è dimostrato, a sorpresa, un esperto di storia dei fumetti – e questa è una esperienza di libertà per il lettore, è un modo diverso di vedere la stessa cosa: la storia va avanti ma non si cambia più “letteralmente” la pagina.
Giuliana Ricci