Elezioni regionali: per Galan è un tradimento e il Piemonte è in bilico

reganzh3Dopo le scelte di ieri dell’ufficio di presidenza del Popolo delle Libertà riunitosi a Palazzo Grazioli, per la prima volta senza la presenza di Berlusconi, oggi sono arrivate le prime reazioni interne allo schieramento di centrodestra sulle prossime elezioni regionali di marzo.

Renata Polverini, segretario generale dell’Ugl e donna di fiducia di Gianfranco Fini fin dai tempi della Cisnal, correrà per la presidenza del Lazio, dove potrebbe vincere a fronte di un centrosinistra ancora alle prese con i postumi del “caso Marrazzo”; un’eventualità che vedrebbe così, a partire dal prossimo anno, la regione Lazio e il comune di Roma entrambi occupati da uomini di fiducia di Gianfranco Fini e, comunque, fortemente legati all’esperienza del Movimento Sociale Italiano.

La Lega, ottenute le due candidature che chiede fin dall’estate 2008, dovrà adesso risolvere i problemi interni legati alla scelta degli uomini da candidare, mentre in Lombardia, come già annunciato da Berlusconi domenica prima dell’aggressione, Formigoni cercherà il suo quarto mandato consecutivo.

In Piemonte a candidarsi sembra in pole position Roberto Cota, apparso sui manifesti del PdL piemontese già alcune settimane fa, all’inizio della campagna elettorale, mentre in Veneto Flavio Tosi, sindaco di Verona condannato a due mesi di reclusione per violazione della Legge Mancino, sembra prevalere sul ministro dell’Agricoltura Luca Zaia.

Ma non si placa nemmeno la polemica interna al PdL.

L’attuale presidente della regione Giancarlo Galan, esponente del PdL in carica dal 1995, ha commentato la decisione del partito definendola “peggio di un tradimento e cioè un errore”.
“Ora mi prenderò il tempo necessario per riflettere – ha aggiunto – tentando di capire regole e modalità di un modo di fare politica che non condivido ma che posso tentare di comprendere”.

Già ad ottobre erano trapelate indiscrezioni sulla nascita dei “Galan Boys”, alcune centinaia di esponenti veneti del PdL che rivendicavano la scelta di seguire, in tutto e per tutto, le sorti del Presidente della Regione.
Non è da escludere che, al termine del “tempo necessario per riflettere”, Galan scelga quindi di concretizzare l’ipotesi di candidarsi con una propria lista civica, eventualmente collegata all’Udc.

“Sono convinto che troveremo una soluzione come sempre abbiamo fatto, troveremo la quadra” ha commentato Paolo Bonaiuti.
Nel frattempo se è praticamente certa la vittoria del centrodestra in Veneto, la situazione, stando agli ultimi sondaggi, appare in bilico in Piemonte.
Secondo l’Istituto Piepoli un ipotetico schieramente di centrosinistra allargato dalla Federazione della Sinistra fino all’Udc otterrebbe il 51%, mentre se i centristi sostenessero Cota il centrodestra arriverebbe al 52%.

Mattia Nesti