I ricercatori australiani mettono a dieta Babbo Natale: il suo sovrappeso è di cattivo esempio per i più piccoli

babbo nataleTempi duri anche per il personaggio simbolo della festa familiare e “gastronomica” per eccellenza: Babbo Natale. Secondo una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori australiani e pubblicata dal British Journal of Medicine, la forma fisica rotondeggiante del nonno più amato da tutti i bambini del mondo, sarebbe di cattivo esempio per i più piccoli. In sintesi, la sua pancia prominente e la sua scarsa attitudine al movimento attivo indurrebbe i bambini ad assimilare e riprodurre un modello di comportamento poco salutare e quindi dannoso. Il tasso di obesità, secondo lo studio scientifico pubblicato, risulta più elevato proprio presso quei popoli che credono e celebrano maggiormente la tradizione di Babbo Natale. Per dare il buon esempio dunque, egli dovrebbe camminare di più, scegliere magari di muoversi in bicicletta, anziché farsi trainare dalle renne, e sicuramente, mettersi una volta per tutte a dieta.

Nathan Grills, esperto di salute pubblica, aggiunge lapidario: “Babbo Natale con la sua immagine promuove un messaggio scorretto per il quale l’obesità, contrariamente alla realtà, sarebbe simbolo di giovialità e buonumore. Inoltre spesso è ritratto mentre fuma tranquillamente la pipa di fronte ai bambini, ignorando il rischio di ammalarsi di cancro. Se non bastasse è anche veicolo di malattie infettive, perchè abbraccia tutti i bambini, stringendo mani e dando baci a tutti.”

Chissà come la prenderà il povero Babbo Natale.

Paola Ganci