Sconto della pena alla docente che insegnava sesso a Nova Milanese

tribunaleNei giorni scorsi la Corte di Appello di Milano ha ridotto la pena inflitta in primo grado alla supplente di matematica, che nel suo primo giorno di insegnamento in una scuola media della provincia di Monza e della Brianza decise di tenere una sorta di “lezione sul sesso”. Per cui, anche se la Corte ha accolto in parte quanto sostenuto dal sostituto procuratore generale Armando Perrone, alla giovane insegnante è stato concesso ugualmente uno sconto sulla condanna di primo grado, ridotta da 3 anni a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Le indagini, allora condotte quasi nell’immediatezza nella scuola di Nova Milanese, permisero di accertare che la docente avrebbe tenuto “la lezione sul sesso” davanti ad un’intera classe, compiendo delle azioni dimostrative su tre ragazzi al di sotto dei 14 anni. “Lezione”, questa, che è costata alla donna l’accusa di violenza sessuale, per la quale sta affrontando un iter giudiziario, che al momento ha sormontato anche lo scoglio del giudizio di secondo grado.

Inoltre, nel processo i genitori di due dei tre alunni su cui l’insegnate avrebbe compiuto delle azioni dimostrative sul sesso, si sono costituiti parte civile e la Corte, oltre allo sconto di pena, ha sancito anche che l’imputata dovrà risarcire loro dei danni. Nel corso dell’udienza, peraltro, il procuratore generale ha tenuto a sottolineare lo sconcertante comportamento della docente, che, però, non era presente in aula.

Questo, quindi, è stato l’epilogo del processo in Appello in cui i legali dell’imputata sono riusciti ad ottenere un buon risultato, perché alla loro assistita è stata concessa una riduzione sulla pena di ben 8 mesi.

Dorian Ulisse