Ancora una teoria sull’aggressione subita domenica scorsa in Piazza Duomo dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Questa volta, ad esprimere il proprio parere sull’accaduto è Andrea di Sorte, coordinatore dei “club delle Libertà” che, ai microfoni di Adn Kronos, racconta la sua versione dei fatti. Di Sorte sostiene di aver visto Massimo Tartaglia, l’ormai noto aggressore, avvicinarsi al Premier dopo aver ricevuto dalle mani di terzi la statuetta del Duomo. Inoltre, Di Sorte, vicino a Tartaglia nel momento del tafferuglio, riferisce di averlo sentito affermare “Sono solo, sono solo, non c’è nessuno con me“. Con queste parole, Tartaglia, avrebbe voluto difendere eventuali complici.
La video-intervista rilasciata da Di Sorte circola su youtube da un paio di giorni. Al video se ne sono aggiunti altri che ostenterebbero una diversa visione dell’accaduto: mostrano chiaramente come il cameraman del Pdl abbia spostato la telecamera nel momento direttamente precedente l’impatto della statuetta sul volto del Presidente. Dal momento che, subito dopo l’impatto con la miniatura, il viso del Premier non sembrava insanguinato e che, dopo l’ingresso in auto, una delle guardie del corpo aveva in mano una strana pistoletta (che potrebbe essere una “sparasangue”), Berlusconi potrebbe aver simulato eventuali ferite di tipo lacero-contuso.
I votanti esprimono, così, sia nell’uno che nel’altro caso, con i loro interventi sul web, la totale mancanza di fiducia nei confronti dei recenti meccanismi di governo.