Napoli per il Financial Times

rvesuvius1_maxL’autorevole quotidiano finanziario inglese si occupa di Napoli in un reportage firmato dal suo corrispondente in Italia, Guy Dimore. L’immagine del capoluogo che ne esce è quella di una città con molti pregi, ma che vive ancora sotto l’ombra inquietante della criminalità.
In un periodo di profonda crisi come quello che sta vivendo non solo la Campania, ma tutta l’Europa, Napoli è riuscita a sviluppare trasporti e mobilità, che le hanno permesso di mantenere quell’eccellenza che già deteneva in alcuni campi, in particolare in quello aerospaziale ed aeronautico. Si è inoltre consolidata come importante centro di produzione culturale, grazie alla vitalità dei suoi centri di formazione come ad esempio l’Università Federico II.
Nonostante ciò, il resto dell’economia campana non può dirsi di certo florida, con un Pil calato ad una velocità superiore rispetto a quello nazionale (2,8 % contro l’1% nazionale), una diminuzione dei posti di lavoro, un calo disastroso delle esportazioni scese del 20 % (il dato meridionale è però ancor peggiore, intorno al 35 %), alcuni importanti stabilimenti produttivi in via di dismissione come quello della Fiat di Pomigliano d’Arco, e il proliferare del mercato del falso.
Il futuro politico, all’alba delle elezioni regionali del prossimo marzo, è piuttosto incerto. Entrambi gli schieramenti non hanno ancora deciso chi schiereranno come leader. Il giornale inglese analizza sia i problemi che si riscontrano a sinistra, con Bassolino indicato come una specie di monarca borbonico vista la sua lunga permanenza a capo della regione, sia quelli a destra, con un breve accenno al caso Cosentino e alle rivelazioni dei pentiti che hanno portato alla bocciatura della sua candidatura.
Pesa però su tutta la Campania ancora l’ombra di quella criminalità portata alla conoscenza del mondo intero attraverso il bestseller “Gomorra” di Roberto Saviano. Nonostante i dati della lotta camorra siano confortanti (1500 camorristi arrestati da maggio dello scorso anno), quello che preoccupa è la percezione di insicurezza ancora molto altra tra i napoletani. Napoli secondo l’Eurispes risulta essere tra le prime dieci città del mondo dove la gente si sente maggiormente insicura.

St. C.