Colombia, le Farc sgozzano un governatore

COLOMBIA-FARC-KIDNAPPING-CUELLARLa Colombia di nuovo nel tunnel della morte e dei sequestri. Luis Francisco Cuellar, governatore del dipartimento di Caquetà, è stato ucciso dopo essere stato sequestrato qualche ora prima da un commando di una ventina di uomini, che secondo il presidente Alvaro Uribe fanno parte della guerriglia delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. Ancora non sappiamo l\’ora dell\’uccisione. Quello che sappiamo è che Cuellar è stato sgozzato, miserabilmente sgozzato, ha detto Uribe in un discorso a reti unificate, poco dopo il ritrovamento del corpo del governatore. A ritrovare il cadavere erano stati dei contadini, poco lontano dal luogo in cui i sequestratori avevano dato fuoco al veicolo usato per il rapimento, a circa 15 km da Florencia. Il corpo, secondo quanto riportano i media locali era pieno di esplosivo e la zona circostante era stata minata. Cuellar, che ieri aveva compiuto 69 anni, era stato rapito da un gruppo di uomini armati e vestiti con divise militari che avevano fatto saltare con l\’esplosivo il cancello della sua residenza per poi affrontare in uno scontro a fuoco gli otto uomini della scorta, uccidendone uno.

Poche ore prima del ritrovamento Uribe, aveva rilasciato dichiarazioni pubbliche durissime nei confronti delle Farc, preannunciando un\’offensiva militare in grado di consentire la liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani della guerriglia e di portare alla “sconfitta definitiva delle Farc. Nel 2008 un\’analoga offensiva aveva portato alla liberazione, tra gli altri, dell\’ex candidata alle presidenziali Ingrid Betancourt.

Cuellar, secondo quanto riferito da Uribe, era stato vittima di quattro tentativi di sequestro da parte della guerriglia, in uno dei casi con lui c\’era anche la moglie, e uno dei suoi figli era stato assassinato. Uribe ha aggiunto che la ricompensa di circa 340 mila euro offerta ieri dal governo per chi avesse fornito informazioni determinanti per il ritrovamento del governatore, rimane valida al fine di identificare e arrestare i responsabili. “In questo momento di dolore – ha quindi concluso il capo di Stato – ribadisco tutta la nostra determinazione e la nostra volontà di sconfiggere il terrorismo e questo flagello dei sequestri. Vorrei che la comunità internazionale riflettesse sul fatto che c\’è chi cerca di garantire riconoscimento politico ai narcoterroristi delle Farc. Quello che fanno, il martirio a cui sottopongono i colombiani da quasi 50 anni ha solo un nome: terrorismo”.

Eleonora Teti