Calcio: Michel Platini: “Brasile favorito al Mondiale”

platiniIl Brasile, da sempre, parte tra le favorite alla vittoria finale di un Campionato del Mondo. Ma quando è il presidente della Uefa a dirlo, fa un altro effetto. Michel Platini, in un’intervista al quotidiano brasiliano “O Estado de Sao Paulo”, ha già il suo favorito per la vittoria dei Mondiali in Sudafrica del 2010: la Seleção di Carlos Caetano Bledorn Verri, meglio noto come Dunga. Alle spalle dei carioca Spagna e Inghilterra come possibili rivali, ma attenzione alle “eterne potenze” del calcio come Italia e Olanda. Questa la disamina di mister “tre volte Pallone d’Oro” e la sua personale graduatoria per i prossimi Campionati del Mondo. “La Francia – ha detto presidente della federcalcio europea – avrà la possibilità di vincere il titolo se si troverà di fronte il Brasile nel corso della competizione”. Una dichiarazione scaramantica quella dell’ex Campione d’Europa 1984 con i “bleu”, ricordando con ironia i precedenti favorevoli del 1986, del 1998 e del 2006. Quanto al valore del Brasile, Platini non ha dubbi: “A mio parere è ancora una volta il favorito. E non lo dico perché sto parlando con un rappresentante della stampa brasiliana, ma perché ha una grande squadra, grandi giocatori e la consapevolezza di voler vincere sulla concorrenza. Questo è molto importante”. Gli ostacoli principali, prosegue il dirigente transalpino, sono rappresentati dai campioni d’Europa della Spagna e dall’Inghilterra di Sir Fabio Capello: “La Spagna potrà creare molti problemi se affronterà il Brasile prima della finale. Un’altra nazionale che arriva in Sudafrica con grande forza è l’Inghilterra, che vuole cancellare diversi decenni senza titoli. E questa è forse una delle migliori squadre da molti anni. Certo poi non bisogna dimenticare le eterne potenze del calcio come l’Italia e l’Olanda. E per essere politicamente corretto devo dire che anche l’Africa è un buon candidato. Dopo tutto il Mondiale si gioca in Africa no?”. Platini, a fine intervista, si esprime di nuovo sull’ormai famigerato tocco con la mano di Thierry Henry. Quel tocco favorì la Francia e permise il pareggio a William Gallas nello spareggio contro l’Irlanda, escludendola dalle fasi finali della competizione. “Questo fa parte del gioco – ha proseguito “Le Roi” -. È chiaro che si è trattato di un tocco con la mano, ma non si poteva giocare di nuovo la partita. In un’altra situazione, sarebbe stato punito con un cartellino giallo, ma questo è il calcio”. E infine, sull’edizione dei Mondiali che il Brasile ospiterà nel 2014: “Portare la coppa del mondo in Brasile è un omaggio al gioco del calcio. Per i cattolici andare a Roma è il momento culmine della vita. Per i musulmani lo è andare a La Mecca. Per il calcio internazionale il momento magico è realizzare un Mondiale in Brasile”.

Andrea Bonino