Direttamente sul blog di Antonio di Pietro è possibile leggere la sua personale “letterina di Natale“, in qualche modo possiamo definirla missiva, visto che chiama chiaramente in causa il presidente Silvio Berlusconi, anche se decide di non citarlo mai: “Nel nostro Paese c’è ‘un diavolo’ al governo che pensa di usare le istituzioni solo per farsi gli affari suoi. Vuole addirittura cambiare la Costituzione perchè nella Carta non è previsto che lui non possa essere processato e lui non vuole essere processato!”
Ma non è finita, le allusioni continuano con toni polemici: “Però lui questo lo chiama dialogo E, come tu sai, caro Gesù Bambino, capita spesso che qualcuno abbocchi e dica: ‘Vabbe’ andiamo a dialogare. Te lo immagini? Ricordi la storia di cappuccetto rosso? Avrebbe mai potuto dialogare con il lupo cattivo? Ecco la preghiera che ti faccio, caro Gesù Bambino: l’anno prossimo mettici in condizione di liberarci politicamente, attraverso l’esercizio democratico del voto, di questo diavolo al governo”.
Ovviamente si sono alzate immediatamente le polemiche in merito a quanto scritto.
Il primo commento é di Bonaiuti: “Anche questa ci è toccata. Di Pietro che fa le prediche contro il diavolo, ovvero Berlusconi. Ma come fa la sinistra riformista a tenersi un alleato del genere?”.
Intanto, dopo aver parlato con Napolitano, Berlusconi si dice pronto a “dialogare”.
Ma il Pd è cauto, soprattutto Bersani: “La maggioranza ritiri le leggi ad personam con cui si appresta a occupare il Parlamento e si può iniziare a discutere”.
Alessandra Battistini