Bersani: si a riforme ma non a leggi ad personam

bersaniPierluigi Bersani, dopo le polemiche di questi giorni legate ai possibili “inciuci” sulle riforme, strizza l’occhio alla maggioranza di governo e apre al dialogo. Ma precisa ai microfoni di SkyTg24 che “un pregiudizio su un percorso di riforme non viene da noi, potrebbe venire da loro e dagli atti che faranno a gennaio”. “L’eventuale pregiudizio, questo famoso clima, questo famoso dialogo, tutte queste parole confuse – insiste il segretario del Pd, – Un pregiudizio a tutto questo non verrebbe da noi, potrebbe venire da loro. Questo è il punto sul quale si aprirà il nuovo anno”.

Bersani ha poi ribadito quanto sostenuto in questi giorni, e ha dichiarato che il suo partito si opporrà a qualsiasi atto mirato alla tutela di interessi particolari, e quindi a qualsiasi legge ad personam come un lodo alfano-bis o una legge sul legittimo impedimento, al centro del dibattito pubblico in questi giorni. “Siamo tutti convinti che non possiamo appoggiare leggi che risolvono i problemi di una persona sola, e – aggiunge – ci appelliamo a Berlusconi e al centrodestra. Si definisce statista e si paragona a De Gasperi, e allora prenda a cuore la situazione di questo Paese”.

Berlusconi “vista la nostra disponibilità – aggiunge Bersani – davanti ad una prospettiva di riforma, una sua riflessione su come si sono affrontati fin qui i problemi particolari del presidente del Consiglio forse dovrebbe farla”.

Bersani si è poi dichiarato favorevole alla candidatura di Massimo D’Alema alla presidenza del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR): “Questa responsabilità spetta al maggior partito opposizione. D’Alema ha il curriculum migliore, mi sembra la proposta giusta”. Ha poi concluso:“sì. penso sia una cosa molto normale. Questa responsabilità tocca al maggior partito di opposizione, uno guarda ai curricula. E D\’Alema certamente ha il curriculum migliore. Mi sembra la proposta giusta.

Daniele Vacca