Chi si aspettava una svolta religiosa dal Ministro Calderoli? L’estroverso esponente leghista, oggi già protagonista di un intervento non propriamente pacato sul non rispetto degli avvisi di pericolo diffusi dai bollettini meteo e dagli enti preposti da parte degli escursionisti (“Per gli irresponsabili c’é poco bastone e troppa carota” , l’inizio del suddetto intervento), esce politicamente allo scoperto sul tema riforme e lo fa invocando una delle massime autorità conosciute, non solo al popolo Italiano, ma all’intero genere umano: Gesù
” Nientepopòdimenoche” il figlio di Dio, chiamato in causa due giorni dopo la celebrazione della sua nascita è l’argomento messo in campo dall’on. Calderoli.
Scherzi a parte l’intervento dell’irrefrenabile Ministro ha un senso compiuto da non sottovalutare; il messaggio che vuole lanciare, condivisibile o meno, è infatti ben preciso:
“Ha parlato il presidente della Repubblica, dedicando buona parte del suo intervento alle riforme, ha parlato il presidente del Consiglio e, indirettamente, anche il Santo Padre, ‘Ma c’e’ bisogno che scenda un’altra volta Gesu’ per fare le riforme?
Forse si, visto che ancora oggi il segretario del Partito Pemocratico,On. Bersani ha smentito l’esistenza di un dialogo sul tema riforme tra lui e Berlusconi. A questo punto, partendo dalle esternazioni di Calderoli c’è da chiedersi se un’eventuale discesa in campo di Gesù potrebbe risolvere veramente la questione riforme o meno o se anche lui, per quanto influente sarebbe costretto a piegarsi al persistente ( eterno?) dualismo oppositivo del sistema politico italiano.
Angelo Sanna