Sono 70 i morti accertati durante gli scontri tra polizia e fondamentalisti islamici in Nigeria dopo che, alcune frazioni della setta Kata Kalo si sono fronteggiate a Bauchi. Capoluogo dell’omonimo stato con maggioranza musulmana. Gli assalti erano iniziati lunedì, quando diversi militanti armati avevano attaccato una stazione della polizia dove era stato portato il loro leader, accusato dell’uccisione di diversi membri di un’altra setta islamica i Boko Haram. Secondo France Press, nell’anticamera dell’obitorio di Bauchi, sono stati rinvenuti 42 cadaveri, tutti con ferite da machete o arma da fuoco e tra le vittime figura anche il capo della fazione dei Kata Kalo. Nelle celle inoltre sono stati contati altri 25 corpi, tra cui molti giovani. Ai 67 membri della setta uccisi si devono poi aggiungere due militanti e un poliziotto. Questa, è solo l’ultima delle violente repressioni terminata nel sangue. La diade tra i due schieramenti che affondano le radici nel movimento radicale Maitatsine parte, infatti, nell’oramai lontano 1980 e a luglio aveva visto in scena il suo ultimo atto, quando la setta filo talebana dei Boko Haram si era scontrata con cristiani e forze dell’ordine nigeriane in vari stati della parte nord del paese provocando la morte di almeno 800 persone.
Paolo Piccinini