Nel 2010 le famiglie italiane si troveranno in tasca 600 euro in meno rispetto al 2009. Colpa dei rincari di autostrade, carburanti, gas, mutui e biglietti ferroviari, oltre ai 120 euro per famiglia previsti dalla finanziaria appena varata con l’introduzione di nuove tasse, nonostante dal governo perseverino nel far sapere il contrario. Intanto ci troviamo anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo a favore dei gestori aeroportuali, salvo poi trovarsi a perdere giornate in aeroporto causa ritardi; il contributo unificato di 103,3 euro a carico dei lavoratori licenziati che ricorreranno in cassazione, senza dimenticare i circa 38 euro a carico dei cittadini che faranno ricorso contro le multe degli autovelox.
Secondo l’associazione dei consumatori il solo aumento dei pedaggi autostradali porterà una maggiore spesa quantificabile in circa 60 euro per famiglia, i quali andrebbero ad aggiungersi a quei già calcolati 600 euro. Le stime parlano di rincari di circa 30 euro per il gas, 130 per le assicurazioni auto (RCA), 18 per i servizi idrici, 35 per la tassa rifiuti solidi urbani, 30 euro per i servizi bancari, 80 euro sui mutui in vista degli aumenti dello spread applicato dalle banche, 65 per gli aumenti sui biglietti dei treni e 90 euro per i costi del carburante.
Una vera e propria stangata a colpi di balzelli e nuove spese, che soffocano le famiglie. Si spera quindi che il viceministro Vegas mantenga la promessa di inserire nel decreto milleproroghe un blocco delle tariffe per dare più respiro. Le promesse di questi tempi però sappiamo tutti quanto possano valere.
Luca Rinaldi