Dopo le pubbliche accuse degli Stati Uniti,per voce del loro Presidente, ad Al Quaeda riguardo all’attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, Barack Obama attacca ancor più duramente l’organizzazione terroristica, dichiarandogli guerra aperta.
Tradizionalmente il Presidente americano fa un discorso settimanale alla nazione ed è proprio in questo che ieri Obama ha dichiarato “l’America è in guerra con Al Qaeda..”. Sono già in atto infatti progetti di individuazione e distruzione di basi terroristiche nello Yemen, le stesse basi da cui proveniva Umar Faruk, il giovane nigeriano che ha tentato di farsi esplodere sull’aereo e gesto impeditogli dalla prontezza di riflessi di un passeggero olandese.
Obama comunque dichiara che gli Stati Uniti sono in ottimi rapporti con lo Yemen, che anzi sta collaborando contro la lotta al terrorismo, nonostante sia attraversato da lotte sanguinose che destabilizzano in modo consistente la società.
Contesutalmente ai piani d’attacco ai terroristi, l’amministrazione U.S.A sta cercando le migliori soluzioni di prevenzione ad eventuali futuri attentati, anche perchè sono lamapanti le falle nei sistemi di sicurezza, si a livello puramente tecnologico, sia a livello di comunicazione verbale.
E’ infatti stupefacente quanto preoccupante che l’attentatore nigeriano, figlio di un banchiere di Londra non fosse stato minimamente considerato un pericolo dalla Cia,nonostante la stessa fosse stata avvisata più volte dal padre stesso derl ragazzo, convertito al fondamentalismo islamico e di conseguenza “allontanato” dalla famiglia.
Nel frattempo, il primo ministro britannico Gordon Brown ha reso noto il suo pieno sostegno agli U.S.A nella lotta contro il terrorismo ed ha indetto un vertice a Londra, che si terrà il 28 Gennaio.
Angelo Sanna
