In principio furono la Londra vittoriana e la Parigi della Belle epoque a godere della visione di queste vamp, oggi il burlesque torna alla ribalta e così donne coperte da piume di struzzo, corpetti e giarrettiere, sono pronte a sedurre con un’esasperante femminilità da mostrare nei cabaret e nei boudoir.
Il trend impazza nei più famosi locali parigini, dove vengono organizzati veri e propri spettacoli che rendono omaggio alle pin-up di un tempo. Basti pensare a Dita von Teese, ex moglie del cantante Marilyn Manson, che ha appena concluso una stagione d’oro al Crazy Horse e al Casinò di Parigi, conosciutissima proprio per essere una professionista del neo burlesque.
Le ragazze imparano a spogliarsi, ma guai a chiamarle spogliarelliste. Sono effeuilleuses, maestre nello “sfogliare” gli indumenti che indossano e che fanno cadere sul palco con grazia ed eleganza. Sono donne minute o alte, formose o no.
Il new burlesque rovescia i canoni di bellezza stereotipati mettendo in atto una rivoluzione delle forme e dell’essere donna.
Sono tante oggi, anche in Italia, le scuole che offrono corsi per aspiranti femmes fatales. A Roma è nata l’Accademia del Burlesque (Micca Club) per diventare vere professioniste della danza burlesque: si insegna come vestirsi, truccarsi e spogliarsi. Insomma, come diventare una diva giocando con la sensualità, trasformandola in una “burla” appunto, ma senza mai cadere nella volgarità.
Claudia Fiume