Uno degli stumenti moderni di comunicazione più demonizzati di questi ultimi anni è certamente il cellulare.
Una voce, quella dei ricercatori del “Journal of Alzheimer’s disease”, va in assoluta controtendenza rispetto il tipo di informazione scientifica o gli allarmismi che sono stati diffusi finora circa i potenziali danni da cellulare al cervello umano, dopo anni di utilizzo intenso o medio.
A sorpresa, da alcuni esperimenti condotti su cavie nel laboratorio di Miami del centro dove viene studiata la malattia, emergerebbe che le onde del cellulare migliorano la memoria dei topolini ammalati di Alzheimer. Ancora, poichè si è alle prime fas idella ricerca, non si può parlare di risultati certi e definitivi, ma i dati ottenuti dagli esperimenti confermebbero la tesi dei ricercatori: usare il cellulare aiuta a mantenere la memoria dei soggetti malati e rafforza quella di quelli sani.
Attenderemo ancora qualche anno per capire dove sta la verità sui cellulari.
Paola Ganci
