Dal 5 gennaio ha iniziato a trasmettere “Radio 100 passi”.
Una webradio che nasce nel solco di Radio Aut, fondata nel 1976 da Peppino Impastato, il militante di Democrazia proletaria ucciso dalla mafia per ordine del boss Tano Badalamenti.
La data di inizio delle trasmissioni non è affatto casuale, infatti, proprio il 5 gennaio Peppino Impastato, avrebbe compiuto 62 anni.

Giovanni Impastato, fratello del militante ucciso dalla mafia, ha dichiarato con entusiasmo e commozione: “Stamattina si è realizzato un sogno. Questa radio servirà principalmente a informare, come Radio Aut. Spero che un giorno riusciremo nell’impresa di trasmettere anche in Fm”.
Radio Aut, insieme ad altre radio, fu protagonista di una stagione particolarmente vivace per la radiofonia italiana.
Sul finire degli anni ’70, infatti, erano decine le radio “indipendenti”, spesso gestite da gruppi di amici ed autofinanziate che trasmettevano in maniera libera ed autonoma. In questo scenario, tuttavia, l’esperienza di Peppino Impastato, rimane un esempio di straordinario coraggio e determinazione.
Radio Aut, essendo autofinanziata, denunciava liberamente ed indiscriminatamente i potenti mafiosi del paese di Cinisi (dove Impastato viveva) e di Terrasini.
La radio interruppe le trasmissioni qualche mese dopo l’uccisione dello stesso Impastato, assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani.
La storia di Peppino Impastato, così come quella della radio da cui scagliava feroci invettive ai mafiosi locali è stata poi narrata da Marco Tullio Giordana, in un film, uscito nel 2000, intitolato “I cento passi”.
Proprio da qui il nome della neonata web radio che sarà possibile ascoltare sul sito www.radio100passi.net.
Federico Lusi