Sale la tensione tra il Governatore uscente della Puglia, Nichi Vendola, e la dirigenza del Pd che ha deciso di sostenere la candidatura dell\’economista Francesco Boccia a nuovo presidente della Regione. All\’indomani della conferenza stampa (di cui vi abbiamo già informato ieri) nel corso della quale Vendola ha rimarcato la sua volontà di proporsi nuovamente alla guida della Puglia, i rapporti tra il leader di Sinistra ecologica e libertà e il partito di Pierluigi Bersani si fanno sempre più tesi. Forse prossimi al naufragio definitivo.
Il centrosinistra – ha spiegato Vendola – non può pensare ad un allargamento se parte con il piede sbagliato, amputando una parte importante della sua coalizione. Un centrosinistra che in Puglia parta amputando la storia del presidente Vendola si candida ad una sconfitta. Il riferimento è alle consultazioni avviate dal suo competitor interno (Francesco Boccia) che ha riferito, nei giorni scorsi, di aver incassato l\’appoggio di numerosi partiti della coalizione di sinistra, fatta eccezione (ovviamente) per il partito dello stesso Vendola.
Per il presidente della Regione Puglia l\’unica via percorribile per scongiurare lacerazioni che possono condurre all\’irrimediabile collasso all\’interno della galassia del centrosinistra locale è quella che porta alle primarie. Le primarie – ha detto – sono un metodo che si può condividere o no, sono un\’ idea della politica, un modo di aprire le porte e le finestre del palazzo e di fare entrare l\’aria fresca che c\’è nella piazza.
Scegliere rapidamente le primarie – ha ribadito – è un fatto di igiene democratica che può purificare il centrosinistra da elementi velenosi e polemici e da inquinamenti che non servono a rendere possibile una prospettiva forte e riformatrice.
Idee, quelle di Vendola, che non hanno trovato riscontro positivo nelle dichiarazioni di molti esponenti del Pd sempre più propensi a confermare l\’appoggio a favore di Boccia, bypassando ulteriori manovre di consultazione interna. Il tempo del dialogo, tra Vendola e il Pd, sembra davvero essere scaduto.
Maria Saporito