La parola che va per la maggiore in queste ore quando si parla della catastrofe haitiana è “miracolo“. Forse lo è , o forse è solo un caso dannatamente fortunato.In uno scenario apocalittico, da guerra post-atomica tanto immaginato e rappresentato in svariati film, si accendo una piccola luce; piccola si,ma sollo di età; 16 mesi c’è chi dice 18 ma cambia ben poco
Una bimba ha vissuto per 3 giorni sotto le macerie, senza mangiare,senza bere e senza l’aiuto dei suoi genitori, purtroppo deceduti in quell’inferno. E’ stata ritrovata e estratta dalle macerie da una troupe di una tv australiana. La bimba si chiama Winnie Tilin e il suo salvataggio è stato filmato dai colleghi del giornalista che materialmente l’ha estratta. Quest’ultimo ha anche raccontato quanto la bimba sia stata brava non solo a sopravvivere senza mangiare e senza bere, ma anche a crearsi uno spazio sotto le rovine che la intrappolavano, spazioe che le ha pemesso sia di respirare sia di muoversi, pur minimamente. A un anno e mezzo è davvero qualcosa di straordinario. Altrettanto straordinario è ciò che ha fatto un collega, al quale vanno i ringraziamenti ( per aver salvato una vita) di tutta la redazione.
La dinamica del salvataggio nello specifico è piuttosto semplice: dopo 45 minuti di scavi manuali, la troupe è riuscita a raggiungere Winnie e a liberarla dalla trappola che per molti è stata mortale. Ora è in buone mani, quelle di suo zio Franz. Purtroppo i suoi genitori non ci sono più, ma sicuramente questa storia fa restare accesa la speranza di poterne raccontare altre e soprattutto che ne esistano delle altre; una speranza che non viene delusa, visto che nello stesso giorno,(16/01) poche ore dopo forse, o forse in contemporanea, è stata salvata una bimba di due anni dai soccorritori britannici, rimasta anche lei per 3 giorni sotto le macerie.
Questo il video del salvataggio di Winnie, la più piccola: http://video.tiscali.it/canali/News/AP_Esteri/43092.html
A.S.