Dramma a Malvaglia: 11enne scende dallo scuolabus e muore

Aveva 11 anni  Lisa Pintorello, la ragazzina che lo scorso giovedì ha perso la vita a Malvaglia, lungo la strada cantonale per Biasca, in Svizzera. Era appena scesa dallo scuolabus partito da Ronego (Como) e stava facendo ritorno a casa quando, nonostante la precauzione delle strisce pedonali, è stata investita da una vettura giunta in velocità guidata da una 46enne originaria del luogo.

I tempestivi soccorsi prestati alla giovane Lisa non hanno scongiurato il peggio: il trauma cranico e le lesioni interne riportate non hanno, infatti, permesso ai sanitari di salvarle la vita. E a tre giorni di distanza dall’incidente che ha sconvolto l’intero Canton Ticino, le polemiche sulla opportunità di situare una fermata dello scuolabus lungo una via così pericolosa crescono.

Da tempo, infatti, gli abitanti della zona, tra cui anche i genitori di Lisa, avevano portato all’attenzione delle amministrazioni locali la necessità di abbassare il limite di velocità consentito (80 Km orari) lungo l’arteria. Le loro valutazioni non hanno purtroppo trovato riscontro e l’intera comunità adesso piange il tragico epilogo di un rischio che era stato avvertito per tempo.

Le famiglie della zona hanno comunque rimarcato l’importanza di presentare una petizione per far tornare la fermata delle Autolinee alla sua precedente ubicazione e c’è da attendersi che questa volta, la loro richiesta verrà accolta con ben altro slancio e tempestività dalle autorità locali, al fine di scongiurare il rischio di piangere un’altra vittima.

“Spero che quello di mia figlia – ha detto Francesco Pintonello, padre di Lisa, ai microfoni di Teleticino – non sia stato un sacrificio inutile. Torneremo a Ronago, dove abitavamo fino allo scorso anno. Sarà nel piccolo comune appena oltre al confine che la piccola Lisa riposerà per sempre, dopo i funerali che si svolgeranno a Malvaglia lunedì mattina alle 10″.

L’ultima occasione in cui parenti, compagni e cittadini potranno rivolgere il loro commosso saluto a Lisa, vittima dell’alta velocità lungo la via di casa.

Maria Saporito