Noemi Letizia è nota, anzi arcinota, a causa della partecipazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai festeggiamenti per il suo 18mo compleanno. Non ha mai nascosto il suo desiderio di approdare in televisione, per un ruolo da valletta, in un varietà… fondamentalmente in qualsiasi format che passi per il tubo catodico.
Tempo fa si era parlato di una sua possibile partecipazione a ‘Ballando con le stelle‘ anche se poi non se ne è fatto nulla.
L’ultima notizia arriva direttamente dalla bionda di Casoria: «Voglio entrare nel mondo dello spettacolo. Il mio sogno è entrare a far parte di una delle produzioni di Bibi Ballandi. Gli chiedo di fare un provino, poi decida se ho le possibilità per fare carriera». E aggiunge: «Ho bisogno di persone e strutture che sappiano guidarmi nel mondo dello spettacolo, professionisti di spessore, persone serie. Ballandi è il numero uno. I modelli ai quali mi ispiro sono Barbara D’Urso, Milly Carlucci e Michelle Hunziker, ma considero Sofia Loren il mio mito più grande. Non mi piacerebbe fare un reality, non li disprezzo, ma non sono nemmeno nei miei sogni. Voglio mettere in evidenza le mie capacità all’interno di un varietà. Chiedo solo di avere la possibilità di dimostrare quel che valgo».
Da viale Mazzini non arrivano conferme. Anzi, pare proprio che nessuno sappia nulla. La risposta giunge direttamente dalla persona interpellata, ossia il produttore Bibi Ballandi: «Fa sempre piacere sentire che rappresento un punto di riferimento, anche per i giovani che, pieni di entusiasmo, vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. Se Noemi ha le capacità le potrà esprimere in uno dei nostri casting».
La vicenda ha destato polemiche nell’ambiente; ironica le dichiarazioni giunte dal coordinamento di Reporter senza rete tramite le parole di Giorgio Santelli: «Se per lavorare in questa azienda basta invitare al proprio compleanno il presidente del Consiglio gli associati di Reporter Senza Rete comunicheranno nei prossimi giorni luogo e data dei propri compleanni invitando alla festa Silvio Berlusconi. Ci auguriamo che UsigRai, Federazione Nazionale della Stampa, sindacati, Cda della Rai, che hanno a cuore le sorti dell’azienda e di quel precariato diffuso che viene reiteratamente penalizzato, nonostante rappresenti parte dell’ossatura del servizio pubblico radiotelevisivo, vogliano intervenire su questa vicenda».
Valeria Panzeri
