Bloccato nella redazione di Libero: voleva pestare Maurizio Belpietro

Un uomo è stato fermato nella giornata di ieri dalla polizia, dopo aver tentato, abbastanza goffamente, di entrare nella redazione milanese di Libero.

A raccontare il fatto, in prima battuta, lo stesso giornale, secondo il quale, nella giornata di ieri un uomo si è introdotto nei locali della redazione di Milano del quotidiano, venendo però subito bloccato dagli addetti alla vigilanza, insospettiti per il comportamento del soggetto che avrebbe dichiarato di avere l’autorizzazione per accedere negli uffici. Proprio ai vigilantes, l’uomo avrebbe poi rivelato i suoi intenti minacciosi affermando (parole testuali): “voglio pestare a sangue il direttore Belpietro”. A questo punto l’uomo sarebbe stato preso in consegna delle forze dell’ordine da tempo impegnate nelle operazioni di vigilanza attorno alla sede del giornale. Adnkronos dà notizia sul suo sito che la persona in questione, di cui non sono state rese note le generalità, sarebbe ora sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Da qui la domanda si sia trattato di un vero tentativo di aggressione o invece di una, sempre grave, manifestazione di confusione mentale.

Sulla vicenda è chiaramente intervenuto lo stesso Belpietro con una dichirazione riportata dalla stessa agenzia in cui si sottolinea che “il clima di intolleranza e di odio sta dando i suoi frutti”. Riguardo poi a quanto avvenuto concretamente il direttore ha evidenziato che “ora diranno che è un matto, ma di matti c’è ne è un gran numero, bisogna domandarsi perchè vanno tutti nella stessa direzione”. Il riferimento di tali dichiarazioni, sembrerebbe essere rivolto all’aggressione subita dal premier Silvio Berlusconi da parte di Massimo Tartaglia, riconosciuto come psicolabile.

Intanto, in segno di prevenzione, le misure di vigilanza delle forze di polizia, attorno alla redazione del giornale sono state rafforzate.