‘Festival di Sanremo 2010’ al risparmio

L’appuntamento con il ‘Festival di Sanremo 2010‘ parte già all’insegna dei problemi e delle polemiche, a causa di una serie di tagli sui rimborsi spese dei giovani emergenti in gara, imposti dalla Rai.

Appena si è diffusa la notizia tutti hanno subito gridato allo scandalo, perché un atteggiamento simile da parte della prestigiosa rete televisiva non si sarebbe mai aspettato. Ormai da molti anni è risaputo che la questione economica rappresenta uno dei maggiori punti dolenti per la medesima azienda, ma forse sarebbe stato meglio risparmiare su altre cose. I primi a lamentarsi di tale decisione sono stati i componenti della Fimi, la federazione dell’industria musicale, i quali, oltre a manifestare il loro disappunto, hanno anche promesso che scoppieranno varie proteste da parte di tutti i partecipanti e non solo: “e etichette non prenderanno parte alle prove della settimana prossima” e “saranno valutate eventuali altre azioni”.

I tagli decisi dalla Rai porteranno a un risparmio di circa 30.000 euro, ma Enzo Mazza, il presidente della Fimi, afferma: “Siamo sconcertati, soprattutto perché la Rai aveva confermato che per la prossima edizione si sarebbero applicate le stesse condizioni del 2009: tagliare 30 mila euro, ovvero 3 mila euro per partecipante alla categoria giovani, non sposta le economie della Rai ma mette in difficoltà le aziende che hanno già pianificato le spese per i giovani a Sanremo. Si poteva facilmente tagliare la presenza di un ospite di contorno non musicale senza creare problemi proprio ai giovani emergenti”.

Atteggiamenti simili ci sembrano il modo migliore per troncare le ali in partenza agli artisti alle prime armi, i quali, oltre a non potersi permettere grandi spese già di per sé, vengono anche penalizzati a livello artistico, perché forse qualcuno, a causa delle nuove imposizioni, rinuncerà al suo sogno di partecipare al ‘Festival‘. Cambiare va sempre bene, ma i cambiamenti devono essere costruttivi, altrimenti si rischia di far degenerare un programma.

Alice Sommacal