Affreschi d’amore profano a San Gimignano

A San Gimignano, e più precisamente all’interno della Camera del Podestà della Torre grossa del palazzo comunale, sono cominciati i lavori di restauro di un ciclo di affreschi trecenteschi, rappresentanti scene d’amore profano, che verranno aperte al pubblico già a partire dalla prossima primavera.

L’operazione, annunciata qualche giorno fa, è stata presentata ufficialmente in mattinata, presso la sede della fondazione Musei senesi di Siena, dove si è appreso anche il fatto che le rappresentazioni derivano dalla mano di Memmo di Filippuccio, un noto artista attivo tra il 1305 e il 1311. Il presidente della medesima fondazione, Gianni Resti, ha commentato l’evento, affermando che “Si tratta di un lavoro che vuole valorizzare il territorio e i beni culturali di San Gimignano”.

I dipinti in questione sono stati scoperti per la prima volta verso il 1920 e nel corso degli anni, hanno subito vari interventi di conservazione (l’ultimo risale al 1970 circa). Oggi si è deciso di effettuare il restauro decisivo per risolvere completamente tutti i problemi presenti e per restituire le giuste tonalità di partenza. A tal proposito, c’è da sottolineare anche il fatto che durante gli sviluppi del restauro, il pubblico potrà tranquillamente visionare in qualsiasi momento i miglioramenti apportati giorno per giorno dagli artisti scelti per l’occasione.

L’annuncio dell’esecuzione dei lavori è stato divulgato dal sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi, durante gli sviluppi di un convegno nazionale, incentrato sul restauro e sulla manutenzione delle opere d’arte, inoltre, le spese saranno completamente finanziate dalla prestigiosa Fondazione Montepaschi. Chiunque desideri prendere visione di questo particolare ciclo d’affreschi, ritraente una lunga serie di scene d’amore profano, può dunque recarsi nel palazzo comunale di San Gimignano, dove, da adesso fino a metà primavera circa, potrà ammirare anche lo splendido lavoro proposto dai restauratori ingaggiati.

Alice Sommacal