‘Ndrangheta: arrestato a Roma il boss di Rosarno

Domenico Bellocco, 33 anni, affiliato all’omonima cosca di Rosarno della ‘Ndrangheta e latitante da quasi un anno, è stato arrestato ieri notte a Roma dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria con la collaborazione della squadra capitolina. Nei suoi confronti pendeva una condanna a 6 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Nel gennaio scorso Bellocco, uno dei rampolli più in vista dell’omonima cosca egemone a Rosarno, era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione ‘Rosarno è nostra’, condotta sempre dalla polizia di Stato. Domenico Bellocco stava prendendo in mano le redini della cosca e aveva avviato contatti con altri clan per stabilire nuove alleanze. E’ questa la convinzione degli investigatori della squadra mobile reggina che ritengono Domenico un personaggio emergente nel panorama criminale di Reggio. L’ex latitante gestiva i traffici illeciti della cosca, dal traffico di stupefacenti e delle armi, alle estorsioni e all’usura, anche se una delle principali fonti di ricchezza era l’infiltrazione nell’economia locale attraverso il controllo e lo sfruttamento delle attività del porto di Gioia Tauro.

Figlio di Giuseppe, che sta scontando una condanna all’ergastolo in regime di 41 bis, Bellocco secondo gli investigatori si era trasferito a Roma per evitare la pressione dello Stato – che recentemente ha portato a numerosi arresti -, ma anche per tenersi fuori dalla mischia con altre cosche con le quali i rapporti sono tesi. In atto ci sarebbe infatti una contrapposizione dei Bellocco con l’altra cosca di Rosarno, quella dei Pesce, con la quale, fino a poco tempo fa, c’era invece una forte alleanza, tanto che i Pesce-Bellocco esercitavano in maniera egemone il proprio controllo su tutta la zona, oltre ad avere interessi al nord, soprattutto in Lombardia.

Manuela Vegezio