La magistratura ha perciò aperto ora un altro filone dell’inchiesta che pare destinata a riguardarlo a lungo, ed a riservare ulteriori sorprese. Il nuovo campo di indagine riguarda ora l’individuazione delle coperture di ordine politico di cui potrebbe aver goduto Di Girolamo, dal momento che il senatore Di Girolamo si è candidato nella circosrizione Estero Europa pur non avendone, secondo la pubblica accusa, i requisiti (la residenza all’estero sarebbe stata fittizia, ed ottenuta forse grazie all’amicizia di un funzionario dell’ambasciata italiana a Bruxelles), ed è poi stato eletto nel 2008, con il sostegno anche di gruppi parapolitici legati alla ‘Ndrangheta.
I capi d’accusa a carico del senatore del Pdl sono quelli di falso e di attentato ai diritti politici dei cittadini, riguardando il tema elettorale.
S. K.