Il premier Silvio Berlusconi, nonostante le tante preoccupazioni legate alle vicende giudiziarie che riguardano direttamente la sua persona o importanti esponenti del Popolo delle Libertà, ha ufficialmente cominciato la “sua” campagna elettorale che lo vedrà in prima linea per sostenere i candidati del centrodestra alle prossime elezioni regionali.
Ieri è intervenuto a Torino, scegliendo di lanciare innanzitutto la candidatura del leghista Roberto Cota; il Piemonte, infatti, è una regione, secondo tutti i sondaggi, spaccata a metà con un risultato finale assolutamente imprevedibile. Secondo diverse indiscrezioni, inoltre, larga parte del PdL regionale non aveva gradito la scelta di lasciare il Piemonte alla Lega in nome degli accordi sanciti a Roma da Berlusconi e Bossi.
“La campagna elettorale – aveva urlato dal palco Enzo Ghigo, possibile candidato alternativo a Cota, prima dell’intervento del premier – non si vince fischiettando ma combattendo“.
Ma a dare massima fiducia a Cota ci ha pensato Berlusconi.
“Giovane, esperto, preparato. – ha detto il premier – Il solo difetto è che ha una moglie magistrato: ma è un magistrato per bene… […] Cota avrà la responsabilità di guidare il Piemonte: ne sono sicuro“.
“Tra gli uomini di Bossi – ha continuato, stroncando qualsiasi polemica – è quello che mi è stato più vicino, è a lui che faccio riferimento quando si tratta di convincere Umberto. (Se vince la sinistra, ndr) reintrodurranno l’Ici, raddoppieranno le imposte sulle rendite finanziarie dal 12,50 al 25%, metteranno le imposte sul patrimonio per ridurre il debito pubblico, bloccheranno i pagamenti in contanti dai 100 euro in su per battere l’evasione. […] Questo si chiama Stato di polizia“.
L’entusiasmo scatenato in sala dal premier non cancella, però, i numerosi sondaggi che continuano a vedere la governatrice uscente Mercedes Bresso in testa con percentuali più o meno rassicuranti: l’1,5% per Crespi Ricerche, il 3% per Piepoli, il 2,5% per Euromedia, istituto di ricerche, tra l’altro, vicino al premier che, nel 2006, fu l’unico a prospettare l’allora improbabile pareggio alle elezione politiche.
Dopo aver spiegato che il risultato delle prossime elezioni regionali andrà valutato in base al numero complessivo dei voti e non in base al numero di regioni conquistate, Berlusconi ha ricordato oggi, attraverso il sito web del governatore lombardo Formigoni, che la prossima tornata elettorale sarà “un test nazionale, una scelta di campo […] (per) la forza del fare contro quella delle chiacchiere“.