”Tremonti – ha aggiunto Fini – ha ragione a dire che per il momento non serve una riforma e che in Italia non abbiamo la stessa urgenza di altri Paesi europei. Ma questo equilibrio può durare 10 anni, poi è destinato a rompersi. In questo momento le giovani generazioni stanno pagando la gran parte di questa situazione, quando saranno padri scopriranno che hanno pagato molto per le generazioni precedenti e poco per se stessi”. Gli immigrati – ha detto ancora il presidente della Camera – sono determinanti per pagare le pensioni ai nostri vecchi”.
Fini ha quindi spiegato come non ci sia contraddizione tra la “linea del rigore” di Tremonti e la posizione del presidente della Banca d’Italia, Mario Draghi. “A volte noto una scarsa capacità di comprendere di cosa si parla quando si discute. Non comprendo – ha detto Fini – la polemica tra chi sostiene la linea del rigore di Tremonti e la linea, secondo me altrettanto giusta, di Draghi. Confesso di non capire, non c’è contrasto: Tremonti fa bene – ha spiegato – a tenere la spesa pubblica sotto controllo, però bisogna capire come fare per far ripartire l’economia. Bisogna capire cosa fare su fisco, welfare, sanità e pensioni. Queste, accanto alla riforma delle istituzioni, sono le priorità politiche”
Simone Cruso