Per il produttore tedesco Roccat non c’è stato ingresso migliore nel mercato delle periferiche da gioco, del lancio del suo mouse Kone. Dopo questo, e parecchi altri prodotti di qualità, arriva un secondo modello. Tuttavia non si tratta di un erede diretto di Kone, perché punta su altre caratteristiche. Prima di tutto il peso: 90 grammi, che consentono di imprimere decise accelerazioni ( fino a 20G ), anche se l’assenza di pesetti intercambiabili richiede un po’ di esperienza nel controllo, prima di poter gridare vittoria ( in tutti i sensi ).E poi c’è il discorso sulla fisionomia: il design a V,simmetrico, permette una decisa presa sia da parte di destrorsi che di mancini. Questi ultimi ringraziano sentitamente, visti i pochi mouse di qualità a loro accessibili… A proposito di design, c’è da dire che è meno elaborato di quello del Kone, puntando su una maggior compattezza e linearità. L’ideale per domare la potenza esuberante di questo Kova, che deve le sue elevate prestazioni a una tecnologia interna da leccarsi i baffi. Merito del sensore ottico con risoluzione fino a 3200 dpi, particolarmente sensibile e adatto all’utilizzo su una vasta gamma di superfici. Roccat ne consiglia l’uso, tuttavia, col mouse pad Sota, e in effetti l’utilizzo dell’accoppiata mi ha mostrato una risposta veloce e precisa anche nelle situazioni di gioco più concitate. E se 3200 dpi sono troppi, se ne possono selezionare 1600, 800 o 400. Semplice l’installazione: una volta collegato al computer, il Kova non richiede driver aggiuntivi e la configurazione dei parametri si fa con un semplice pulsante, che si tratti di impostare il livelo di sensibilità o cambiare la modalità mancino/destrorso. A questo punto si dà il via alla partita, forti dei sette pulsanti a disposizione, trovano nel Kova un allegato pronto a regalare soddisfazioni sia con gli sparatutto più frenetici, come Wolfenstein, sia con quelli tattici, come Dragon Rising. Senza dimenticare, ovviamente, strategici, giochi di ruolo e quant’altro. Se il precedente Kova, tuttora a listino (e ci mancherebbe ) punta su prestazioni e design estremi, correndo il rischio di non piacere a qualcuno, il Kova cerca invece un approccio più morbido e versatile. Aggiungendo, giusto per non farsi mancare un aspetto da duro, la possibilità di personalizzare il sistema di illuminazione LED di cui è dotato. Insomma, siamo davanti a un nuovo centro da parte di Roccat, che a un prezzo di circa 50 euro si rivela una scelta imperdibile.
Andrea Gavioli