Esce al cinema anche la coppia da boom composta da Leonardo Di Caprio e Martin Scorsese.
“Shutter Island” arriva anche in Italia dopo molta attesa da parte dei fan italiani nei confronti dei due divi.
Il nuovo film prodotto da un big di livello come il signor Scorsese, vede la coinvolgente storia del suo protagonista – un esperto Leo Di Caprio – con trama molto simile alla Hitchcock nel giro di 140 minuti ricchi di colpi di scena misti a suspense.
Il thriller, direttamente preso dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane, prende il via in un inquietante e allo stesso emozionante ospedale psichiatrico americano: la stella di Hollywood, nata soprattutto dopo il successo di “Titanic” di James Cameron, in questo film assume l’aspetto del personaggio e protagonista doppio.
L’attore interpreta la parte di Teddy Daniels, marshal che indaga su un’isola-manicomio riguardo alla sparizione di una paziente, Rachel Solando. Ma non è solo questa la questione principale. Il protagonista cerca chiaramente qualcos’altro che, nel suo animo ammaccato e malato come la sua mente, si presenta come un gioco di scatole cinesi, in cui tutto non è ciò che sembra.
Anche se il film è già stato criticato per i momenti di scena non perfettamente piacevoli – si parla per esempio del vestito di Di Caprio che la costumista non ha ben cucito, rendendolo più che un “marshal”, maggior somiglianza ad un bimbo che veste in crescenza – in quanto per ora non si trovano ancora i riscontri positivi avuti in un altro suo film come “The departed”, pellicola destinata e giustamente premiata con l’Oscar.
Difetto di questo nuovo film invece è, a quanto pare, soprattutto la sciattezza nel mostrare e nel raccontare, errore che stupisce per uno dei maggiori registi della storia del cinema americano e, non solo, anche mondiale.
Da qui si crea una piccola delusione per un film parecchio aspettato, rinviato e perfino pubblicizzato troppo, da un anno a questa parte, maggiormente rispetto al vero dovuto, da trailer storico anche nei famosi festival.
Escludendo la svolta narrativa parecchio noiosa e di poca incisione, le scene sono comunque bellissime, momenti coinvolgenti che appassionano anche se non trovano spiegazione ad un film mal riuscito.
Importanti le presenze oltre a Di Caprio, di Michelle Williams, Mark Ruffalo, Ben Kingsley e Max Von Sydow.
Dopo queste premesse, il giudizio spetta solamente agli spettatori; film indimenticabile sul senso della follia dell’uomo.
Valentina Princic